SONAR BARCELONA 2011
18 esima edizione del festival de “musica avancada y arte multimedial”
FESTIVAL DI MUSICA ELETTRONICA ON SALE
Siamo giunti ormai a marzo e tra i vari voli da decidere se prenotare con il giusto anticipo si pone anche quello per il Sonar 2011.
Dal 16 al 18 Giugno andrà in scena la 18esima edizione del glorioso festival di musica elettronica catalano, inserito nello splendido contesto di una Barcellona semiestiva di metà giugno.
Come sempre, con i primi artisti annunciati anche un nuovo logo raffigura la tematica di fondo della imminente edizione: un €uro sdraiato sulla schiena, Sonar On Sale.
Non sarà un messaggio nemmeno tanto subliminale di resa? Al Business magari?
Colpito dalla provocazione. Riflettere sul prenotare il volo, acquistare il pass e fermare l’alloggio o non pensarci nemmeno?
Premetto che molta della rovente passione che nutro per la musica elettronica indipendente nasce dal mio impatto col Sonar nei primi anni 2000.
Ma il Sonar rimane un evento indiscutibile?
Da qualche tempo sul tema si fa più intenso il confronto con amici più o meno stretti, addetti ai lavori e simpatizzanti e i dubbi emergono.
Molti si chiedono dove si stia andando, dove può arrivare questa specie di “movimento” che è la musica elettronica col suo seguito di artisti e fan, di cui il Sonar dovrebbe rappresentarne la vetrina.
In vari accusano il Sonar di essere cambiato. I più duri e puri riferiscono di non seguirlo più a causa di scelte artistiche poco coraggiose. Eventi e sottomovimenti meno sponsorizzati meriterebbero più considerazione.
Sono d’accordo con il trade off Underground vs Mainstream e con chi ricorda che la ricerca del consenso può portare alla mediocrità, ma in quale contesto ci si muove ora?
Il clima generale in cui versa la musica elettronica, parliamoci chiaro, non è dei migliori.
Le nuove proposte stentano a caratterizzarsi artisticamente.
Troppo spesso si ripesca in modo indiscriminato dal passato. Vedi filoni comunque positivi quali la Newdisco, la House piena di rimandi classici, l’ultimo Dubstep (se così lo possiamo chiamare) sempre più citazionista e con vocals non lontani dal Trip hop anni 90.
Nostalgia o mancanza di idee?
Solo i grandi nomi continuano a riempire le piste da ballo. Nomi che costano tanto.
Club con programmazioni autorevoli che invece chiudono, di anno in anno, in giro per la vecchia Europa, per tutti i motivi che vogliamo.
Non si possono ignorare casi quali The End a Londra, Bar 25, WMF ed un Tresor ridotto in fin di vita a Berlino.
Festival che saltano un po’ovunque (Dissonanze Roma??).
La lista potrebbe andare avanti ancora tanto.
Detto questo, inevitabilmente a Barcellona anno dopo anno continuo ad incontrare tutti in fila per il pass, anche chi aveva dichiarato diserzione.
Forse perchè sarebbero troppe le cose che si perderebbero saltando il Sonar.
Basterebbe quasi solo il Sonar de Dia per alimentare potenziali rimorsi in caso di assenza. Un villaggio musicale installato nelle piazze tra i musei MACBA e CCCB, rubate per qualche giorno agli skater, abituali padroni, per tre giorni di sperimentazione sonora.
Poi l’energia che sprigiona il Sonar de Noche: albe catalane accolte open air tra garra de fiesta spagnola, vibrazioni e saturazione di bassi.
Date le salde collaborazioni con sua altezza BBC Radio (Mary Anne Hobbs), da sempre attenta al nuovo, risultano pochi i festival con un ritorno di pubblico così internazionale ed eterogeneo. Ricordiamo a tal proposito il compianto speaker John Peel grande testimonial di Sonar del passato.
Ad oggi tra gli artisti confermati spiccano Aphex Twin, The Human League, Apparat, Trentemoeller, James Holden, Underworld, M.I.A., Magnetic Man, Nicholas Jaar, Salem, Steve Reich, Atmosphere, Little Dragon & many more TBC, come si usa in questi casi.
E’ ancora presto, però fin qui il ventaglio di proposte appare decisamente in salute.
Imprescindibile infine riferirsi alla città col suo consueto sex-appeal, sedotta per una settimana dai groove elettronici, portati in scena in tutti i club, chiringuiti e terrazze, per happening di label piuttosto che riviste specializzate.
Con le proposte artistiche di quest’anno, non solo si conferma che una location straordinaria possa non diventare un limite, che si possa dare una risposta alla richiesta di qualità ed esplorazione incondizionata, ma anche celebrare degnamente una longevità lunga 18 anni, una sorta di maggiore età, che induce, perché no, ad una riflessione e ad una presa di coscienza delle proprie incognite.
Forse però è per questo che anche gli stessi artisti amano il sonar e lo indicano da sempre come riferimento. Forse è per questo che viene considerato un po’ come un camping per dj.
Forse è per tutto questo che il biglietto aereo l’ho già comprato.
TRACKLIST
- - PAUL KALKBRENNER - ALTES KAMMUFFEL —
- - TYONDAI BRAXTON - OPENING BELL —
- - LITTLE DRAGON - NEVER NEVER (SBTRKT RMX) THANKS ADRIANO —
- - AFRICA HITECH - LASH OUT —
- - HYPE WILLIAMS - BLUE DREAM —
- - APHEX TWIN - WINDOWLICKER —
- - NICHOLAS JAAR - SPACE IS ONLY NOISE IF YOU CAN SEE —
- - STEVE REICH - ELECTRIC COUNTERPOINT, FAST -MOVEMENT 3 —
- - KOLLEKTIVE TURMSTRASSE - DEINE DISTANZ —
- - AGORIA - SOULESS DREAMER (FEAT. SETH TROXLER) —
- - CHAIM & JAW - ROBOTS ON METH —
- - ISOLEE - HOLD ON —
- - JAMES HOLDEN - IDIOT —
- - MISS KITTIN - 1982 (THANKS SILVIA) —
- - THE HUMAN LEAGUE - THE THINGS THAT DREAMS ARE MADE OF (J.KOHNKE RMX) THANKS GIANLUCA —
- - MODEL 500 - OFI —
- - DANIEL MALOSO - RITMO ESPECIAL —
- - RONI SIZE - WINDRUSH (HEIST RMX) —
PODCAST:
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